fbpx

Se è vero che i cibi più buoni sono anche quelli più pericolosi per la salute, il cioccolato sembra essere la classica eccezione che conferma la regola, o almeno in parte. Chi vuole beneficiare a pieno del suo prezioso carico di antiossidanti deve infatti abituarsi ai risvolti amarognoli del fondente, rinunciando al gusto cremoso del cioccolato bianco e a quello vellutato delle barrette al latte.
cioccolato-donna-Squash-PointNon a caso, il cioccolato fondente rappresenta una delle più generose fonti alimentari di flavonoidi, rinomati antiossidanti presenti negli alimenti di origine o derivazione vegetale, come il thè, il vino rosso , gli agrumi ed i frutti di bosco. Addirittura nulla è invece la percentuale di flavonoidi nel cioccolato bianco.
Ma perché i flavonoidi del cioccolato sono così importanti per la nostra salute? Questi antiossidanti naturali limitano gli effetti negativi associati ad elevati livelli plasmatici di colesterolo ed in modo particolare della sua frazione “cattiva”, data dalle lipoproteine LDL. Così facendo, grazie anche all’effetto antinfiammatorio dimostrato in vitro, i flavonoidi proteggono le arterie dai danni dell’ arteriesclerosi e prevengono mallatie cardiovascolari come l’ infarto e l’ ictus. Il consumo quotidiano di piccole quantità di cioccolato fondente è inoltre in grado di abbassare lievemente la pressione arteriosa.

Il vero problema è dato dalle calorie: una tavoletta da 100 grammi fornisce poco meno di 500 calorie, coprendo, in un sol boccone, da 1/4 ad 1/6 del fabbisogno calorico quotidiano. L’eccesso, come tutti sanno, si associa al sovrappeso, che a sua volta è implicato nell’insorgenza di un gran numero di patologie. Il cioccolato al latte e quello bianco, oltre ad essere più poveri di flavonoidi, hanno anche un apporto calorico superiore del 10-15% e contengono piccole quantità (15-35 mg) di colesterolo, che è invece assente nel fondente.
Dunque, cioccolato sì, ma con moderazione, e scegliete un cioccolato con un contenuto in cacao pari o superiore al 65%.