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storia SquashPer trovare le prime tracce di un sport che possa essere associato allo Squash bisogna tornare agli inizi dell’800. Charles Dickens descriveva nei suoi “Pickwick Papers” un gioco praticato nelle prigioni di Londra (più precisamente la “Fleet Prison”) chiamato “Rackets”. Per i prigionieri era un ottimo passatempo utile per tenersi in forma; colpivano la palla contro il muro utilizzando delle racchette rudimentali.
Il gioco uscì dalle mura galeotte per entrare in un college londinese (Harrow School), e intorno al 1822 alcuni studenti modificarono la pallina. Il rumore che questa nuova palla produceva sbattendo sui muri fu lo stimolo a coniare il nome di “Squash Raquets”. Lo Squash prese subito piede anche presso altri college in Inghilterra e cosi nel 1864, con la costruzione dei primi 4 campi, lo sport venne ufficialmente fondato.
el 1890 il Duca di Beaufort, Eustace Miles, fa riferimento allo Squash nel suo libro “The Badminton library of sports and pastimes” e nel 1901 lo stesso scrive il primo libro interamente dedicato allo Squash. La pratica si diffonde, altri campi vengono costruiti presso vari college, università e abitazioni private e nel 1920 in Inghilterra si tiene il primo “Professional Squash Championship” vinto da C.R. Read (Queens Club) su A.W.B. Johnson (Rac Club). E’ l’inizio di una sempre maggiore diffusione di questo sport dapprima nei territori delle colonie (Egitto, India, Pakistan, Sud Africa, Nuova Zelanda, Australia) fino ad arrivare in Europa nel 1933 (Germania e Paesi Scandinavi) e successivamente nel Nord America (Stati Uniti e Canada). Si disputano i primi tornei internazionali (primo fra tutti il British Open) e si costituiscono le prime Federazioni controllate dapprima dalla “Squash Rackets Association” e dalla “United States Squash Rackets Association” che si fondono nel 1967 nella “International Squash Rackets Association (ISFR)” e che nel 1993 muta il nome in “World Squash Federation”. La WSF attualmente conta tra le sue fila 138 Federazioni nazionali ed è riconosciuta dall’International Olympic Commiteee (IOC) con cui sta attualmente lavorando al fine di essere finalmente inclusa nel programma dei giochi Olimpici.
[tratto da boxdiservizio.blogspot.com]